Indice
- Cosa sapere prima della partenza
- Quando andare in Thailandia: clima, stagioni e consigli pratici
- Thailandia fai da te o pacchetto vacanza?
- Cosa mettere in valigia (senza esagerare)
- Soldi, pagamenti e trappole comuni
- Contrattare sì, ma con rispetto
- Connessione sempre attiva: SIM e Internet
- Gli errori da evitare (esperienza personale)
- Comportamento nei templi e cultura locale
- Sicurezza e salute: meglio prevenire
- Thailandia da soli: sì, si può (e si sta bene)
- Domande frequenti
- Check finale prima di partire
- Pronto a partire?
Organizzare un viaggio in Thailandia non è solo una questione logistica.
Non si tratta soltanto di voli, hotel e itinerari: tra clima, regole d’ingresso, aspetti culturali e piccoli rischi quotidiani, ci sono tante cose che avrei voluto sapere prima di affrontare il mio primo viaggio.
Con il tempo — e soprattutto viaggiando in modo più lento e consapevole — ho imparato che in questa parte d’Asia ci sono accorgimenti semplici che possono evitarti stress, fraintendimenti o brutte sorprese. Alcuni sono banali, altri meno immediati, ma fanno davvero la differenza quando sei dall’altra parte del mondo.
In questa guida voglio condividere con te dritte concrete e vissute, nate sul campo, non in un ufficio turistico. Che tu stia partendo per la prima volta, o voglia semplicemente viaggiare consapevolmente da queste parti, qui trovi tutto quello che mi sarebbe tornato utile sapere prima di partire.
Cosa sapere prima della partenza
Il visto all’arrivo — o Visa on Arrival (VOA) — per noi italiani è garantito per un soggiorno turistico fino a 60 giorni consecutivi. Questo significa che, una volta messo piede in Thailandia, hai due mesi pieni per esplorare il Paese. Terminato il periodo, dovrai uscire, ma potrai rientrare e ricevere un nuovo VOA di altri 60 giorni.
Non è necessario fare richiesta preventiva né presentare documenti complicati: basta il passaporto con una validità residua di almeno sei mesi. Le stesse regole si applicano anche agli ingressi via terra, ma attenzione: esistono limiti al numero di ingressi consentiti annualmente in questo modo.
Nota importante: le regole d’ingresso in Thailandia sono cambiate più volte negli ultimi anni. Solo per fare un esempio, il visto turistico è passato da 30 a 45, e ora a 60 giorni. Ti consiglio sempre di verificare le normative aggiornate sul sito ufficiale Viaggiare Sicuri, perché possono variare rapidamente.
Attenzione – aggiornamento maggio 2025:
Dal 1° maggio 2025, è entrato in vigore il modulo TDA-C, richiesto per tutti i viaggiatori in arrivo in Thailandia. Si tratta di una dichiarazione digitale di ingresso, da compilare prima della partenza con i propri dati anagrafici e i dettagli del soggiorno.
Puoi trovare il modulo ufficiale e compilarlo online sul sito del Ministero del Turismo thailandese
Vaccinazioni consigliate e assicurazione
Per entrare nel Paese non è richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria. Tuttavia, alcune sono fortemente consigliate, soprattutto se prevedi di visitare aree rurali, mangiare street food o fermarti per periodi più lunghi.
I principali vaccini utili includono:
- Epatite A e B
- Tetano (valido anche per viaggi generici)
- Rabbia (solo in casi particolari o trekking remoti)
Puoi informarti presso la tua ASL di zona, dove sapranno indicarti i richiami da fare in base all’itinerario previsto. Porta con te il certificato vaccinale, se richiesto.
Assicurazione viaggio: sì, sempre.
Le cliniche private in Thailandia sono molto efficienti, ma i costi possono essere davvero elevati. Scegli una polizza che includa copertura per incidenti in motorino, sport acquatici e ricoveri ospedalieri., sport acquatici, e ricoveri.
Attenzione: alcune assicurazioni non coprono se non hai la patente internazionale al momento del sinistro.
Quando andare in Thailandia: clima, stagioni e consigli pratici
Per chi non lo sapesse, il clima è di tipo tropicale e si divide in tre stagioni principali: secca, piovosa e calda. Il periodo migliore per partire va da novembre a marzo: giornate soleggiate, bassa umidità e temperature più gradevoli, soprattutto nelle zone del Nord.



Se stai pensando a una vacanza in agosto, tieni presente che coincide con la stagione delle piogge. Tuttavia, piove spesso in modo intenso ma per breve tempo — mezz’ora al massimo — dopodiché torna il sole. Se sei flessibile e non ti spaventa una doccia tropicale quotidiana, può essere un periodo sorprendentemente vivibile… e anche meno affollato.
Ogni zona del Paese ha le sue caratteristiche:
- Il Nord (Chiang Mai, Pai) è più fresco e asciutto nei mesi invernali, perfetto per trekking ed escursioni.
- Il Sud è più variabile: quando piove sul lato del Golfo, la costa delle Andamane può avere giornate splendide (e viceversa).
Parere personale? Evita ottobre: è il mese più piovoso e imprevedibile dell’anno.
Thailandia fai da te o pacchetto vacanza?
Chi segue il blog lo sa: sono un grande sostenitore dei viaggi fai da te. Muovermi in autonomia è per me sinonimo di libertà — e difficilmente ci rinuncio.
Detto ciò, dopo averla conosciuta meglio, ammetto che in alcuni casi un tour organizzato o un pacchetto vacanza può avere molto senso, soprattutto se è la prima volta che arrivi da queste parti.
È un Paese ampio e ricco di contrasti, che può risultare dispersivo se mal organizzato. Se immagini un itinerario classico di 15 giorni, con magari il Nord, Bangkok e qualche isola, affidarsi a un tour operator affidabile può aiutarti a ottimizzare ogni spostamento: dai trasferimenti agli orari dei bus, fino agli alloggi e ai collegamenti con le isole.
Tutto viene pianificato, e tu ti godi il viaggio senza perdite di tempo.
Detto ciò, se preferisci organizzarti in autonomia, sappi che è assolutamente fattibile. I trasporti interni funzionano bene, le prenotazioni online sono semplici e i costi accessibili. Serve però attenzione ai dettagli e un po’ di esperienza: con pochi giorni a disposizione, rischi di sprecare tempo prezioso.
In breve: entrambe le soluzioni funzionano bene. Scegli in base al tempo, al budget e alla voglia di pianificare.
Ecco alcune esperienze che puoi prenotare subito per il tuo viaggio
Cosa mettere in valigia (senza esagerare)
Dopo aver scelto il periodo giusto per partire, viene spontaneo chiedersi: cosa portare davvero?
Essere leggeri quando si viaggia è la mia filosofia di vita.
Trovo inutile trascinarmi valigioni in giro per il mondo per poi rendermi conto, al ritorno, di aver usato metà della roba che avevo portato.
Se parti per un viaggio di 15 giorni o poco più, sappi che un semplice bagaglio a mano può bastare davvero.
Non solo per comodità, ma anche per risparmiare sui voli interni e non avere pensieri negli spostamenti tra hotel, stazioni e porti.
Come vestirsi: a strati è la soluzione vincente
Le giornate possono iniziare fresche (soprattutto nel Nord), scaldarsi molto e finire sotto la pioggia. Portati capi versatili e leggeri, che puoi sovrapporre se serve.
Prediligi tessuti traspiranti e ad asciugatura rapida.
Evita vestiti “da sera” o capi ingombranti: in questo paese ci si veste comodi, anche in città.
Accessori fondamentali da portare con te
- Un adattatore universale (le prese sono tipo A, B e C: compatibili con spine europee, ma meglio prevenire)
- Una sacca leggera per le escursioni giornaliere
- Una giacca impermeabile leggera o poncho per i temporali tropicali
- Power bank e cavi multipli (soprattutto se ti muovi spesso)
- Spray insetticida per i trekking o le zone di montagna
Ricorda: meno hai, meglio ti muovi.
E se ti manca qualcosa… lo trovi facilmente sul posto, spesso a prezzi migliori che in Italia.lcosa, qui trovi tutto… e spesso a prezzi più bassi.
Soldi, pagamenti e trappole comuni
ATM, carte e commissioni
Parliamoci chiaro: questo è un tema che mi sta particolarmente a cuore, perché ci casco sempre almeno una volta.
Anche se negli ultimi anni i pagamenti con carta sono diventati molto più comuni, ci sono ancora moltissimi posti dove il contante è essenziale: bancarelle, street food, mercati locali e persino i famosi 7-Eleven, che spesso richiedono una spesa minima per l’uso della carta.
Questo significa una cosa sola: dovrai prelevare. E qui arriva la parte dolorosa.
Ogni operazione agli sportelli ATM comporta una commissione fissa che può arrivare anche a 220 baht (circa 6 € o più), indipendentemente dall’importo. Alcune banche applicano anche un tasso di cambio sfavorevole o commissioni nascoste, soprattutto se accetti il cambio automatico suggerito dallo sportello.
Come evitare spese inutili
- Preleva il meno possibile: meglio una cifra più alta in un’unica operazione, così da ammortizzare la commissione fissa.
- Paga con carta ogni volta che puoi: hotel, ristoranti, app come Grab e Bolt la accettano senza problemi.
- Quando l’ATM ti chiede se vuoi accettare il cambio estero o quello della tua banca, scegli sempre “senza conversione”: il tasso applicato sarà quasi sempre più conveniente.
- Alcune banche, come Krungsri o Bangkok Bank, permettono di prelevare allo sportello senza commissioni se ti presenti con il passaporto. È più lento, ma può valere la pena.
Consiglio da campo
Quando resto per più settimane, faccio un solo prelievo importante appena arrivato e poi uso la carta per il resto delle spese. Prima di partire, controllo le condizioni della mia banca per capire esattamente quali commissioni estere mi aspettano.
Piccolo sforzo, grande risparmio.
Contrattare sì, ma con rispetto
Contrattare in Thailandia è una pratica comune, ma va capita bene. Non tutto è trattabile, anzi: se ordini da un menù, fai acquisti in un supermercato o prendi qualcosa da un 7-Eleven, i prezzi sono fissi. Lo stesso vale per lo street food: chiedere lo sconto su uno spiedino o su una bibita è considerato fuori luogo.



Dove invece puoi — e in un certo senso devi — contrattare è nei mercati locali, soprattutto quando si tratta di:
- Abbigliamento, borse, tessuti, souvenir
- Oggettistica artigianale
- Tuk tuk e taxi non ufficiali
Attenzione ai prezzi gonfiati
Negli ultimi anni, molti commercianti e conducenti hanno affinato le tecniche con i turisti. Il primo prezzo che ti propongono — specie nei mercati o nei pressi delle stazioni — può essere anche il triplo del valore reale.
Non ti intimorire: contrattare fa parte della cultura locale ed è spesso visto come un gioco di rispetto e intelligenza.
Sta a te, con pazienza e sorriso, cercare di ottenere un prezzo più equo.
Rispetto prima di tutto
Il segreto? Capire il limite.
Se il venditore smette di sorridere o ti risponde seccamente, forse hai esagerato. Meglio fermarsi. Per noi possono sembrare solo cinquanta centesimi, ma per chi vive di quel mercato fanno la differenza. Tratta sempre con buon senso: il modo in cui chiedi vale quanto il prezzo che vuoi ottenere.onesto e cordiale, spesso saranno loro stessi ad offrirti lo sconto senza nemmeno doverlo chiedere.
Connessione sempre attiva: SIM e Internet
Restare connessi in Thailandia è semplice, ma solo se scegli la SIM giusta.
Al tuo arrivo puoi acquistarne una direttamente in aeroporto o nei 7-Eleven: ce ne sono tante, ma non tutte convengono davvero. In alcuni casi è meglio attivare un piano dati completo, così da evitare brutte sorprese legate al roaming internazionale o al Wi-Fi ballerino degli hotel.
Se vuoi risparmiare tempo (e non stressarti all’arrivo), ti consiglio di dare un’occhiata al mio articolo dedicato SIM in Thailandia: tutto quello che devi sapere
ci trovi un confronto tra i principali operatori, offerte pratiche per turisti e una soluzione alternativa come l’ E-Sim di Saily che ti permette di avere una connessione potente prima ancora di atterrare.
Gli errori da evitare (esperienza personale)
Non sottovalutare le distanze (e il tempo)
Non mi stancherò mai di ripeterlo: in Asia le distanze ingannano. Ricordo ancora le corse fatte per raggiungere un punto panoramico “vicino” al tramonto, o per sfuggire a una pioggia in arrivo — quasi sempre inutili.
Il tempo sembra non seguire le stesse regole: quello che sulla mappa appare breve, spesso si trasforma in ore di attese, traffico, imprevisti.



In Asia — e qui in particolare — i chilometri si allungano: coincidenze mancate, strade interrotte, bus in ritardo.
Una giornata può sfilare via più velocemente di quanto pensi… o trascinarsi all’infinito.
Organizzati con anticipo: studia bene le tratte, il territorio, e crea un itinerario logico e sostenibile.
Ti eviterà stress, corse inutili e ti permetterà di vivere ogni tappa con il giusto ritmo.
Se non sai da dove cominciare, dai un’occhiata al mio articolo dedicato all’itinerario di viaggio consigliato per la Thailandia: pensato per chi vuole esplorare tanto, ma senza rincorrere i giorni.
Comportamento nei templi e cultura locale
Visitare un tempio non è solo turismo: è un gesto di rispetto verso una cultura antichissima. Per questo motivo, ci sono alcune regole culturali fondamentali da conoscere, soprattutto se è la tua prima volta nel Paese.



Come vestirsi per visitare i templi
- Spalle e ginocchia devono essere sempre coperte.
No pantaloncini corti, canottiere, top scollati. - Porta con te una sciarpa leggera o un pareo: utili in caso serva coprirsi rapidamente.
- In molti templi trovi cartelli chiari, ma meglio non arrivare impreparato.
Togliersi le scarpe: sempre
- Prima di entrare in un tempio — anche se piccolo — le scarpe si lasciano fuori.
- In alcuni casi vale anche per case tradizionali, guesthouse e strutture locali.
- Se sei in dubbio, guarda cosa fanno gli altri… o chiedi con un sorriso.
Il “wai” e la gestualità da evitare
Il saluto thailandese si chiama wai: mani giunte all’altezza del petto e un piccolo inchino con la testa.
Non è obbligatorio farlo come turista, ma se lo ricevi, rispondere è cortesia.
Attenzione ai gesti che qui non sono tollerati:
- Mai toccare la testa di qualcuno (nemmeno per scherzo)
- Non puntare mai i piedi verso persone o statue del Buddha
- Evita toni accesi e gesti vistosi, soprattutto nei luoghi sacri
In sintesi
Rispettare le regole locali non è difficile, ma fa tutta la differenza.
Un comportamento adeguato ti apre le porte — non solo dei templi, ma anche del cuore delle persone che incontri.
Sicurezza e salute: meglio prevenire
Una delle pratiche che proprio non sopporto è la richiesta — ancora troppo frequente — di lasciare il passaporto in ostaggio per noleggiare uno scooter o una moto.
Si tratta di una procedura illegale e rischiosa, adottata da molte agenzie locali.
Il mio consiglio è semplice: non farlo mai.
Insisti per lasciare una cauzione in contanti oppure cambia agenzia, anche se può sembrare meno comodo. Il passaporto è il tuo documento più importante: portalo sempre con te.
Se vuoi approfondire il tema dei noleggi, degli spostamenti e delle accortezze da avere in viaggio, ti consiglio di leggere il mio articolo Come muoversi in Thailandia: guida completa: troverai dettagli pratici su treni, scooter, autobus e app affidabili.
Assicurazione sanitaria: leggi bene prima di partire
Un altro punto spesso sottovalutato è la copertura assicurativa.
Molte polizze non includono gli incidenti in scooter se sei alla guida e non hai la patente internazionale.
Prima di partire:
- Controlla bene tutte le clausole
- Verifica che siano compresi anche gli spostamenti su due ruote, sia come conducente che come passeggero
- Se fai sport o trekking, considera anche coperture extra
Zone turistiche: attenzione, ma senza paranoia
In alcune aree molto frequentate — come Pattaya, Phuket o Patong — in passato si sono verificati piccoli episodi di furto o truffe ai danni di turisti disattenti.
Nulla di grave o allarmante, ma come sempre, la prudenza è la chiave.
- Tieni le borse chiuse
- Evita di mostrare oggetti di valore
- Presta attenzione soprattutto nelle ore serali o in luoghi troppo affollati
La Thailandia è un paese sicuro, ma una buona dose di buon senso ti permetterà di viaggiare ancora più tranquillo.
Thailandia da soli: sì, si può (e si sta bene)
Oltre ad essere uno dei paesi più sicuri che abbia mai visitato, la Thailandia — la famosa terra dei sorrisi — è perfetta per un viaggio in solitaria, soprattutto se è la tua prima volta in Asia.
Negli anni ho attraversato zone remote, città affollate e villaggi nascosti, e non c’è mai stato un solo momento in cui mi sia sentito in pericolo.
Qui tutto sembra pensato per accoglierti:
ostelli puliti e ben organizzati, street food a pochi baht, connessione internet stabile e una naturale facilità nel conoscere persone.
Fare amicizia è quasi inevitabile: basta condividere un tavolo, un tragitto, o semplicemente un sorriso.
Uomini, donne, ragazzi e ragazze di ogni parte del mondo si incontrano in Thailandia con lo zaino in spalla e la stessa voglia di esplorare.
E se sei una donna che viaggia da sola, qui puoi sentirti al sicuro — e davvero benvenuta.
Se stai pensando di intraprendere il tuo primo viaggio in solitaria e vuoi capire se fa davvero per te, ti consiglio di leggere anche la mia guida dedicata a partire da solo: pro, paure e libertà — ci troverai riflessioni sincere, consigli pratici e qualche spunto per partire col piede giusto.
Domande frequenti
1. È obbligatoria la patente internazionale per guidare in Thailandia?
Sì, per guidare legalmente auto e scooter in Thailandia serve la patente internazionale. Anche se alcune agenzie non la richiedono al noleggio, senza di essa rischi multe e l’assicurazione potrebbe non coprire eventuali incidenti.
2. Dove posso acquistare una SIM o eSIM per internet in Thailandia?
Puoi comprare una SIM all’aeroporto, nei 7-Eleven o nei negozi degli operatori locali. In alternativa, puoi attivare una eSIM digitale come Saily prima della partenza, così sei subito connesso all’arrivo.
3. È meglio prenotare gli hotel prima di partire o sul posto?
Durante l’alta stagione o in località turistiche è meglio prenotare in anticipo per avere scelta e prezzi migliori. In bassa stagione puoi decidere anche sul posto, ma meglio bloccare almeno la prima notte.
4. Per gli spostamenti lunghi conviene prendere il treno o l’aereo?
Se hai tempo, il treno è economico e comodo, soprattutto in versione notturna con cuccetta. Se invece hai solo due settimane o vuoi coprire lunghe distanze velocemente, l’aereo è la soluzione ideale.
5. Si può bere l’acqua del rubinetto in Thailandia?
No, non è potabile. Meglio bere acqua in bottiglia sigillata oppure usare una borraccia con filtro per ridurre la plastica e viaggiare in modo più sostenibile.
Check finale prima di partire
Ecco una mini lista da ricontrollare prima di chiudere la valigia e partire
- Piccole cose, ma fondamentali per partire senza stress.
- Assicurazione attiva: controlla che copra anche incidenti su due ruote
- SIM (o eSIM) pronta all’uso: se puoi, attivala prima della partenza
- Copie digitali dei documenti: salvale sul cloud o inviale a te stesso
- Contanti e carta: suddividi il budget per non trovarti bloccato
- Prenotazioni principali fatte: almeno la prima notte, trasferimenti chiave e voli interni
- Parti leggero, ma parti preparato. Anche un viaggio zaino in spalla ha bisogno del suo minimo di organizzazione.
Pronto a partire?
Questa parte d’Asia è il luogo perfetto per una prima avventura, in parte ancora profondamente legata alla sua cultura, è una terra dalle mille sfaccettature: la si ama subito, e spesso… ci si ritorna appena possibile.
Spero di essere riuscito a trasmetterti non solo informazioni utili, ma anche un po’ dello spirito con cui vivo ogni mio viaggio da queste parti. Ora hai tutto quello che ti serve per affrontare il tuo viaggio in Thailandia con la giusta dose di libertà, rispetto e preparazione.
Se ti è rimasto anche solo un dubbio, scrivimi pure nei commenti qui sotto.
Rispondo sempre volentieri a chi ha voglia di partire bene.