Indice
- Dove inizia davvero la Thailandia del sud?
- Le isole della Thailandia del Sud: guida alle mete principali
- Le isole più autentiche e meno turistiche del Sud thailandese
- Thailandia del Sud: cosa vedere (oltre le isole)
- Itinerario Thailandia del Sud: 10 o 15 giorni
- Mappa del Sud della Thailandia e delle sue isole
- Quando andare nel Sud della Thailandia
- Come spostarsi tra le isole del Sud
- Cosa portare davvero
- Pattaya: mare, città e contrasti
- Domande frequenti
- Conclusione
La mia prima volta nella Thailandia del Sud è cominciata a Krabi, sotto una pioggia battente.
Avevo preso un volo diretto da Kuala Lumpur, con la testa piena di immagini da cartolina: mare trasparente, spiagge bianche e tramonti. Invece, mi ha accolto un cielo grigio e gonfio, che ha versato acqua per sette giorni di fila. Alla fine ho fatto l’unica cosa possibile: ho cambiato i piani, preso un altro volo e ripiegato verso Bangkok. Era ottobre, e non avevo idea che in quel periodo il Sud della Thailandia fosse ancora nel pieno del monsone.
Ma — ed è qui che inizia il vero viaggio — ci sono tornato un mese dopo. E lì ho scoperto una Krabi stupenda, immersa nella natura, molto più autentica di quanto mi aspettassi. Un punto di partenza ideale per costruire un itinerario nel Sud della Thailandia.
Da allora ho iniziato a esplorare le isole thailandesi meno turistiche, cercando di capire davvero cosa c’è oltre le rotte classiche. Così sono arrivati anche i viaggi a Koh Tao, a Koh Phangan (quella senza party), e su altre isole dove il tempo sembra fermarsi.
In questa guida ti porto proprio lì: nel cuore del Sud, tra isole tranquille, natura intatta e qualche consiglio utile per disegnare il tuo itinerario perfetto.
Dove inizia davvero la Thailandia del sud?
Possiamo definire Chumphon come la prima vera porta del Sud verso le isole thailandesi.
Una cittadina di passaggio, essenziale e onesta, che — a essere sincero — non mi ha lasciato molto.
Tolti i viewpoint panoramici, che sì, sono spettacolari, con una visuale emozionante sulle isole e sull’intera costa, il resto è piuttosto trascurabile. Nessun grande fascino urbano, poche cose da fare. Ma per chi arriva via terra da Bangkok, è uno snodo strategico, perfetto per salire su un traghetto verso Koh Tao, Koh Phangan o le altre isole del Golfo.
In questo senso, Chumphon — come anche Surat Thani, un po’ più a sud — rappresenta un punto d’ingresso pratico e inevitabile per chi vuole iniziare un itinerario nel Sud della Thailandia.
È proprio da qui che si percepisce l’inizio della Thailandia meridionale, dove le distanze si fanno più lunghe, il ritmo più lento e il mare diventa il vero protagonista.
Se osservi una mappa , è da Chumphon che iniziano a diramarsi le rotte tra i due mari: il Golfo di Thailandia a est e il Mare delle Andamane a ovest.
Le isole della Thailandia del Sud: guida alle mete principali
Koh Samui
La prima isola thai che ho vissuto davvero è stata Koh Samui.
A primo impatto non è stato amore. L’isola è grande, sviluppata, e a tratti sembra più una piccola città costiera che un paradiso tropicale. Ha un aeroporto ben collegato con voli diretti da Bangkok, e strade asfaltate che la attraversano da parte a parte.



Ma basta fermarsi qualche giorno per cambiare prospettiva. Koh Samui è il posto dove puoi iniziare il tuo viaggio nel Golfo della Thailandia, un’isola che mescola comodità e bellezza.
Ci trovi vita notturna intensa a Chaweng, ma anche spiagge tranquille come Silver Beach o Lipa Noi, cascate (come Hin Lat e Na Muang), templi colorati, qualche piccolo trekking nella giungla e tramonti spettacolari sul lato ovest. Koh Samui è un ibrido, perfetta se vuoi una base comoda da cui esplorare, ma senza rinunciare al mare e alla natura.
Koh Phanga
Koh Phangan mi ha colpito subito, con il suo ritmo più lento, la vegetazione infinita e quell’atmosfera che ricorda la Thailandia di qualche anno fa.
È molto più piccola di Samui, meno costruita, con villaggi sparsi tra colline e baie tranquille.
Non ci sono grandi centri commerciali: solo piccoli negozietti, mercati serali e localini in riva al mare.
Certo, è famosa per il Full Moon Party — che si tiene sulla spiaggia di Haad Rin ogni mese — ma la vera anima dell’isola si trova altrove: a Srithanu tra yoga e spiritualità, nei bungalow a nord tra Chaloklum e Bottle Beach, o nei punti panoramici raggiungibili a piedi. Le spiagge sono diversissime tra loro, e in pochi chilometri puoi passare dal relax più totale alla musica dal vivo in riva al mare. È un’isola equilibrata, perfetta se cerchi un mix tra socialità e silenzio.
Koh Tao
Koh Tao è stata una rivelazione. La più piccola delle tre isole principali del Golfo, e forse, per questo, ha mantenuto un’anima raccolta, intima. Qui non si viene per lo shopping, ma per immergersi — letteralmente. L’isola è una delle capitali asiatiche del diving, con decine di scuole e acque cristalline piene di vita.
Io ci sono arrivato con pochi giorni a disposizione, ma non volevo più andare via.
A piedi puoi raggiungere qualche spiaggia, ma il motorino è sempre la soluzione migliore. Attrazioni imperdibili: Shark Bay nel pomeriggio, salire al John-Suwan Viewpoint all’alba, o rilassarti nella sabbia chiara di Ao Leuk.



I colori sono irreali: azzurri, verdi, blu, che cambiano con la luce del giorno.
Koh Tao è perfetta per chi vuole rallentare, camminare, leggere, fare snorkeling, dormire in un bungalow a pochi passi dal mare. Un’isola dove le regole sono semplici: costume, infradito, e tanta voglia di fare poco. A Koh Tao si viene per rallentare davvero.
Le uniche regole? Infradito e costume. E magari una maschera per lo snorkeling.
Le isole più autentiche e meno turistiche del Sud thailandese
Non tutte le isole della Thailandia hanno resort, bar sulla spiaggia e motorini a noleggio ogni venti metri. Alcune — ancora oggi — resistono al turismo di massa e conservano un’anima tranquilla, selvaggia, autentica. Sono isole dove il tempo scorre lento, dove la connessione è un lusso, e dove puoi ancora camminare sulla sabbia senza musica in sottofondo. Se stai cercando isole thailandesi meno turistiche, eccone cinque che meritano il viaggio.
Koh Jum
Una delle isole più autentiche della Thailandia, Koh Jum è il rifugio perfetto per chi cerca silenzio e semplicità.
Poche strade, niente ATM, spiagge lunghe e deserte, e un’atmosfera rilassata che sa di altri tempi. La sera si cena nei bungalow, con i piedi nella sabbia e la luce fioca di qualche lampada a petrolio. Ideale per staccare davvero.
Koh Yao Noi / Koh Yao Yai
Tra Phuket e Krabi, queste due isole sorelle offrono una Thailandia ancora rurale, fatta di risaie, villaggi musulmani, strade poco trafficate e orizzonti verdi.
Qui non si viene per la movida, ma per respirare una quotidianità autentica, magari in sella a uno scooter tra gente del posto e bambini scalzi che salutano al passaggio.
Un paradiso per chi ama la fotografia, la lentezza e i ritmi della vita reale.
Koh Mook
Conosciuta per l’Emerald Cave, una grotta che si raggiunge solo a nuoto attraverso un tunnel scavato nella roccia, Koh Mook è molto più di un’escursione spettacolare.
L’isola ha villaggi autentici affacciati sul mare, spiagge tranquille e una cucina locale deliziosa. Perfetta per qualche giorno di relax, senza aspettative da cartolina, ma con tanti dettagli che ti restano dentro.
Koh Libong
Selvaggia, silenziosa, poco turistica — una delle isole thailandesi economiche e meno conosciute. Koh Libong è l’habitat naturale del dugongo (una specie marina rara), ed è un’isola piatta, perfetta per girare in bici.
Le spiagge non sono perfette, ma il fascino qui non sta nel panorama: sta nel silenzio, nella natura e nelle persone.
Koh Tarutao
Una delle isole non turistiche più estreme della Thailandia.
Parte del Parco Nazionale Marino di Tarutao, è remota, incontaminata, a tratti quasi ostile.
Nessuna comodità, pochi alloggi spartani gestiti dal parco, ma natura assoluta: giungla, scogliere, fauna selvatica e chilometri di spiaggia battuta solo dal vento.
Queste isole non sono per tutti. Ma se vuoi davvero scoprire la Thailandia del Sud fuori rotta, queste sono le tappe giuste. Poche luci, poco rumore, nessuna fretta.
Solo mare, vento, natura e spazio per respirare.
Thailandia del Sud: cosa vedere (oltre le isole)
Come ti raccontavo all’inizio, il mio arrivo a Krabi non è stato dei migliori.
Un tifone che sembrava non voler cambiare rotta mi ha costretto a deviare verso Bangkok.
Ma ci sono tornato un mese dopo, e quello che ho trovato mi ha davvero sorpreso.
Ao Nang, che pensavo fosse solo una località turistica senz’anima, si è rivelata una cittadina piacevole, ben inserita nel paesaggio, con spiagge ampie, mare azzurro e mercatini ovunque, tra street food e artigianato locale.



Krabi è circondata da montagne imponenti, con sentieri, grotte, punti panoramici e piccole baie raggiungibili solo in barca. Inoltre — e non è un dettaglio da poco — è uno snodo perfetto per raggiungere alcune delle isole più famose della Thailandia, come James Bond Island, le Phi Phi o Maya Bay.
Se hai poco tempo, i tour in barca giornalieri sono una soluzione pratica: si parte al mattino e si rientra al tramonto, con soste tra scogliere spettacolari e spiagge da cartolina.
A un paio d’ore da Krabi si apre uno degli angoli più magici: il Parco Nazionale di Khao Sok. Un luogo quasi irreale, dove la giungla avvolge pareti calcaree altissime e dove si estende un lago artificiale così vasto da sembrare un piccolo mare: il Cheow Lan Lake.
Qui ti muovi in barca tra pinnacoli rocciosi ricoperti di vegetazione, dormi in bungalow galleggianti, ascolti solo il silenzio della foresta.
È il posto perfetto per chi vuole rallentare, ma anche per chi ama l’avventura: trekking nella giungla, grotte da esplorare, kayak e tour notturni per avvistare animali selvatici.
Khao Sok è uno dei paesaggi più straordinari della Thailandia meridionale, e può essere inserito facilmente in un itinerario tra Krabi e Surat Thani, soprattutto se vuoi alternare mare, natura e isole senza allontanarti troppo.
Itinerario Thailandia del Sud: 10 o 15 giorni
Organizzare un itinerario richiede solo una scelta iniziale: Golfo o Andamane? Entrambe le coste offrono paesaggi spettacolari, ma seguono stagioni diverse.
Se hai abbastanza tempo, puoi anche combinarle, con qualche accorgimento.
Ecco due proposte flessibili da cui partire, in base a quanto tempo hai e a cosa cerchi: mare, isole autentiche, natura o spostamenti semplici.
Itinerario 10 giorni – Golfo della Thailandia
- Giorno 1-2: arrivo a Chumphon via treno o bus da Bangkok
- Giorno 3-5: Koh Tao – snorkel, viewpoint, mare turchese
- Giorno 6-7: Koh Phangan – parte nord o ovest, relax e natura
- Giorno 8-10: Koh Samui – base comoda con spiagge e collegamenti aerei
✔️ Ideale se viaggi tra gennaio e agosto
✔️ Collegamenti facili e traghetti frequenti
✔️ Ottimo se parti o rientri da Bangkok via volo
Itinerario 15 giorni – Mare delle Andamane
- Giorno 1-3: arrivo a Krabi (Ao Nang), prima esplorazione e tour tra le isole vicine
- Giorno 4-6: Koh Jum – silenzio e autenticità
- Giorno 7-9: Koh Mook – Emerald Cave, villaggi locali
- Giorno 10-12: Koh Lanta o Koh Libong – più vivaci o più selvagge
- Giorno 13-15: rientro via Krabi o sosta nel Khao Sok National Park
✔️ Consigliato da novembre ad aprile
✔️ Più autentico, meno turistico
✔️ Include anche natura e foresta, oltre al mare
Se hai più tempo, puoi mescolare le due aree: ad esempio partire dal Golfo e rientrare dalle Andamane, passando da Khao Sok come snodo centrale.
Consulta anche una mappa dell’itinerario del Sud della Thailandia per visualizzare meglio le tratte e organizzare gli spostamenti in modo logico.
Mappa del Sud della Thailandia e delle sue isole
Quando andare nel Sud della Thailandia
Il clima nel Sud varia molto a seconda della costa, quindi è importante sapere quando andare, soprattutto se hai in mente di visitare le isole.
Nel Golfo di Thailandia (Koh Samui, Koh Phangan, Koh Tao), la stagione migliore va da gennaio ad agosto, con piogge più intense tra ottobre e novembre.
Sulla costa delle Andamane (Krabi, Phuket, Koh Lanta), invece, il periodo ideale è da novembre ad aprile, mentre da maggio a ottobre può piovere spesso, soprattutto al pomeriggio.
Se stai costruendo un itinerario misto tra le due aree, tieni conto di queste differenze per scegliere il miglior periodo per visitare il Sud della Thailandia e le sue isole.
Come spostarsi tra le isole del Sud
Le isole si raggiungono facilmente, da quasi ogni angolo della Thailandia.
Le agenzie locali sono ovunque: spesso offrono pacchetti completi che includono minivan e traghetto, tutto già organizzato. È comodo, veloce, e i prezzi sono più che abbordabili.
Io uso sempre 12Go Asia, sia per controllare gli orari che per confrontare le opzioni. Ti dà subito l’idea di quanto costa davvero un trasferimento e, a volte, conviene anche prenotare direttamente da lì.
Se invece preferisci fare da solo, nessun problema: treni e autobus portano praticamente ovunque, e dove non arrivano loro, ci sono sempre i soliti instancabili minivan.
Muoversi non è mai un ostacolo, nemmeno tra terra e mare.
Non voglio dilungarmi troppo qui: se ti interessa approfondire l’argomento, ho scritto una Guida completa su come muoversi in Thailandia, con tutti i dettagli su tratte, app utili e qualche trucco per evitare perdite di tempo.
Cosa portare davvero
Dalla mia esperienza, ti dico subito una cosa: essere leggeri e pratici è sempre la mossa vincente.Soprattutto per visitare questa parte di Thailandia, non serve portarsi dietro mezza casa. Anzi, spesso meno hai, meglio stai. Molte cose sono facilmente reperibili in loco, quindi l’idea è viaggiare con l’essenziale e magari un solo bagaglio a mano, così risparmi anche qualcosa sui trasporti.
Cosa non deve mancare?
- Infradito, costume e qualche maglietta di ricambio sono già un ottimo punto di partenza.
- Una felpa leggera o un k-way possono tornare utili per le serate più fresche o per l’aria condizionata nei trasporti.
- Se pensi di fare qualche trekking, porta con te un paio di scarpe adatte, anche leggere ma con suola buona.
Due cose invece sono davvero fondamentali:
- Un repellente per insetti (preferibilmente preso in Italia, più efficace secondo la mia esperienza)
- Una crema solare con buona protezione: anche questa, meglio portarla da casa, perché quelle locali a volte lasciano a desiderare.
Come vedi, nulla che non entri in uno zaino compatto o in un piccolo trolley.
E se ti manca qualcosa, tra mercatini e minimarket troverai sempre il modo di rimediare.
Pattaya: mare, città e contrasti
Non è la mia idea di Thailandia, questo lo dico subito. Troppo frenetica, troppo costruita, troppo lontana dal tipo di viaggio che cerco. Ma è anche vero che, per chi passa da queste parti, può essere una tappa interessante, soprattutto se si ha poco tempo o si arriva da Bangkok via terra. Da qui partono ogni giorno traghetti verso alcune piccole isole raggiungibili in giornata, tra cui:



- Koh Larn: la più frequentata, con spiagge curate e acque limpide
- Koh Sak: più piccola e tranquilla, ideale per chi vuole staccare un paio d’ore
- Koh Phai (Bamboo Island): selvaggia, disabitata, perfetta per chi cerca un po’ di silenzio e mare cristallino
Se cerchi la Thailandia delle esperienze autentiche, probabilmente guarderai altrove.
Ma se ti trovi nei dintorni, Pattaya può comunque offrire uno spunto interessante e qualche fuga verso il mare.
Domande frequenti
Quali sono le isole meno turistiche della Thailandia?
Se cerchi isole thailandesi poco conosciute, punta su nomi come Koh Jum, Koh Libong, Koh Yao Noi o Koh Tarutao. Sono isole fuori rotta, dove non troverai resort di lusso o locali affollati, ma natura, silenzio e autenticità.
Thailandia del Sud o del Nord per il mare?
Il mare più spettacolare si trova senza dubbio nel Sud della Thailandia, sia sul Golfo (Koh Tao, Koh Phangan) sia sulle Andamane (Krabi, Phi Phi, Koh Lipe).
Il Nord offre bellezze culturali e paesaggi montani, ma per il mare, il Sud vince a mani basse.
Qual è l’isola più autentica della Thailandia?
Dipende da cosa cerchi. Per molti, l’isola più autentica è Koh Yao Noi: piccola, abitata da comunità locali, ancora poco toccata dal turismo.
Ma anche Koh Jum e Koh Mook offrono un’esperienza vera, senza filtri.
Quanto costano gli spostamenti tra le isole?
I prezzi variano in base alla tratta, ma in media un pacchetto minivan + traghetto costa tra 300 e 700 baht (8–18 €). Puoi affidarti a un’agenzia locale o organizzarti da solo usando app come 12Go Asia. In ogni caso, spostarsi tra le isole thailandesi è semplice ed economico.
Conclusione
La Thailandia, come dico spesso, è — per molti — il modo migliore per iniziare a conoscere l’Asia. Non è troppo estrema, ma neanche addomesticata. Non è solo mare da cartolina, ma nemmeno un luogo inaccessibile.
È un perfetto equilibrio tra autenticità e accoglienza, tra modernità e tradizione, tra spiritualità e leggerezza. Qui troverai qualcosa che ti parla: può essere un tempio in mezzo alla giungla, un pad thai o una strada sterrata che finisce in una baia silenziosa.
Forse la parte più difficile sarà decidere da dove cominciare — il Nord o il Sud, le isole del Golfo o quelle delle Andamane, i templi o il mare.
Ma una volta scelto il punto di partenza, non ti resterà che lasciarti andare, aprire gli occhi e perderti nei mille scorci che questa terra ti regala ogni giorno.
Hai già scelto la tua prima tappa?
Se hai domande o vuoi condividere il tuo itinerario, scrivimi nei commenti: sarò felice di risponderti e aiutarti a costruire il tuo viaggio in Thailandia. Per ulteriori info, ti consiglio di dare un occhiata al sito ufficiale del turismo thailandese
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Dopo un lungo percorso interiore, ho capito che la vita tradizionale non faceva più per me e ho deciso di smettere di timbrare il cartellino. Oggi sono un SEO specialist e blogger: viaggio per il mondo e racconto ciò che vedo.
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