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Fotografia di Erik Karits via Pexels

Guida Thailandia 2025: itinerari, consigli e cosa vedere

Indice

Nel 2024, Bangkok è stata la città più visitata al mondo, con oltre 32,4 milioni di viaggiatori internazionali. Un dato che racconta molto più di una semplice moda: questo angolo di Sud-est asiatico continua a esercitare un fascino costante su ogni tipo di persona, da chi cerca esperienze spirituali a chi sogna spiagge tropicali e cucina di strada.

Ma la verità è che non c’è solo Bangkok. Il Paese è un mosaico di mondi diversi: templi immersi nelle foreste, mercati galleggianti, città colorate, isole da cartolina, strade che profumano di curry. Qui ogni luogo ha un’identità precisa e racconta una storia diversa.

Ci sono destinazioni celebri come Chiang Mai, Phuket, Krabi o Koh Samui, che attirano viaggiatori per le spiagge, i templi, le escursioni e la nightlife. Ma ci sono anche località più defilate come Pai, il loop montano del Mae Hong Son, o la silenziosa Chiang Rai, che parlano a chi si muove lento, con lo zaino sulle spalle o semplicemente con più curiosità che fretta.

In poche parole, qui ognuno può trovare il proprio ritmo.

Se stai pensando a un viaggio in Thailandia nel 2025, sei nel posto giusto.
Questa guida completa nasce per aiutarti a organizzare ogni fase del viaggio: dagli itinerari migliori a seconda del tempo che hai, alle zone da non perdere, fino ai consigli pratici su costi, SIM, treni, cibo e sicurezza.
Non troverai solo una lista di luoghi, ma un percorso costruito su esperienza diretta, pensato per farti partire informato, ispirato e senza sorprese.

Quando andare in Thailandia

Una delle prime domande che ci si pone prima di partire è: qual è il momento migliore per visitare il Paese?
La risposta, come spesso accade nei viaggi lontani, dipende da dove vuoi andare e cosa cerchi. Il clima in questa parte del Sud-est asiatico segue tre stagioni principali: una secca, una umida e una intermedia. Ma non esiste una regola unica che valga per tutto il territorio: tra il nord montuoso, le grandi città e le isole tropicali ci sono differenze anche marcate.

Doi Inthanon park
Doi Inthanon park - vista su una strada
cascate al Doi Inthanon park

In linea generale, i mesi più asciutti e piacevoli vanno da novembre a febbraio, quando le temperature sono più miti e le piogge rare. È il periodo perfetto per girare con calma, godersi il trekking nel nord o esplorare templi e mercati senza sudare ogni cinque minuti. Se invece hai in mente una vacanza al mare, conviene fare una distinzione tra le due coste:

  • Le isole del Golfo (Koh Samui, Koh Tao, Koh Phangan) danno il meglio di sé tra gennaio e aprile, mentre tra ottobre e dicembre rischi piogge forti.
  • La zona del Mare delle Andamane (Phuket, Krabi, Koh Lanta) è più godibile da novembre a marzo, mentre da maggio iniziano i temporali frequenti.

Chi ha solo 10 giorni per viaggiare, dovrebbe valutare bene la zona in base al mese: ad agosto, ad esempio, meglio orientarsi verso il nord o le isole del Golfo; a gennaio invece puoi scegliere liberamente, quasi ovunque troverai bel tempo.

C’è poi una stagione intermedia, tra aprile e giugno, in cui il caldo si fa sentire sul serio: l’aria si ferma, l’umidità sale e le città diventano quasi liquide. È un periodo perfetto per chi cerca autenticità senza folla, ma meno indicato per chi soffre il clima tropicale.

In sintesi? Non esiste un “momento giusto” in assoluto, ma sicuramente esiste il momento giusto per te, in base a dove vuoi andare, quanti giorni hai e che tipo di viaggio immagini.
E questa guida nasce proprio per aiutarti a capire come incastrare tutto, mese per mese, zona per zona, senza perdere tempo né opportunità.

Cosa vedere in Thailandia

Se ti stai chiedendo cosa fare in Thailandia, sappi che ogni angolo del paese offre una combinazione unica di luoghi da vedere ed esperienze. Qui l’arte sacra convive con la natura selvaggia, e i templi appaiono all’improvviso tra grattacieli, giungla o spiagge bianche.

Guida alla Thailandia - un Monaco a Chiang Mai
Un tempio a Chiang MAi
Mezzo di trasporto in Thailandia

Bangkok è il punto di partenza naturale: un caos ordinato dove puoi passare dalla spiritualità del Wat Pho alla modernità di un rooftop bar in 10 minuti di Skytrain. A nord, Chiang Mai e Chiang Rai ti accolgono con atmosfere molto più lente, montagne verdi, mercati notturni e templi come il celebre Wat Rong Khun, completamente bianco.

Poi c’è il loop di Pai e del Mae Hong Son, perfetto per chi cerca silenzio, strade panoramiche e un ritmo diverso. A est puoi spingerti verso zone meno turistiche come Nan o Phayao, mentre al centro il sito archeologico di Ayutthaya è una tappa imperdibile a un’ora e mezza da Bangkok.

Il sud è un altro mondo: qui il protagonista è il mare. Tra le isole del Golfo di Thailandia (Koh Samui, Koh Tao e Koh Phangan) e quelle del Mare delle Andamane (Phuket, Krabi, Koh Lanta), troverai spiagge paradisiache, barche longtail, snorkeling e tramonti che sembrano finti.

Il bello di questo Paese è che non devi scegliere tra cultura e relax: puoi avere entrambe nello stesso viaggio. Tempio la mattina, massaggio il pomeriggio, street food la sera. Questa è solo una panoramica generale, ma più avanti ti do qualche suggerimento su come combinare queste tappe nel tuo itinerario, in base ai giorni che hai a disposizione.

Itinerari consigliati

Quando si inizia a pensare a un viaggio nel Sud-est asiatico, è naturale voler vedere il più possibile. Ma in un Paese così ricco e vario, cercare di correre da una zona all’altra spesso porta a sacrificare il meglio. Per questo motivo, pianificare bene l’itinerario è fondamentale, specialmente se hai pochi giorni a disposizione. In base al tempo che hai e al tipo di viaggio che immagini, ecco alcune idee pratiche:

  • 10 giorni → perfetti per esplorare l’area settentrionale (Chiang Mai, Chiang Rai, Pai) oppure per godersi il mare del sud tropicale (Koh Tao, Koh Samui, Krabi)
  • 14 o 15 giorni → itinerario completo con Bangkok, zona montuosa del nord e isole, sfruttando voli interni per ottimizzare i tempi
  • Solo area nord → Chiang Mai come base, poi Pai, Chiang Rai e il Mae Hong Son Loop, con tappe tra templi, foreste e villaggi locali
  • Solo isole → viaggio rilassato tra 2 o 3 isole, spostandosi in traghetto e godendosi spiagge, snorkeling e mercati notturni

Se hai 10 giorni a disposizione, il consiglio è concentrarti su un’unica zona. L’area culturale a nord è ideale per chi ama templi, natura e trekking. Il sud, invece, offre spiagge spettacolari e tramonti indimenticabili. È il formato perfetto per un viaggio fai da te, libero e su misura.

Spiaggia di koh Phangan in Thailandia
Vista sul tramonto di Koh Pangan
isola in Thailandia

Con 14 o 15 giorni, puoi costruire un giro più completo: arrivo a Bangkok, trasferimento verso l’area settentrionale, e chiusura su un’isola tropicale. In pratica un tour della Thailandia ben bilanciato, che funziona sia in autonomia che con supporto locale.

Qualunque sia la tua scelta, l’importante è che il viaggio abbia un ritmo che senti tuo. Non serve toccare tutto: serve vivere bene ogni tappa.

Come muoversi in Thailandia

Negli ultimi anni la Thailandia ha investito molto nella mobilità interna, rendendo i trasporti sempre più efficienti anche per i viaggiatori indipendenti. Oggi, possiamo dire che spostarsi in Thailandia, anche nelle zone più remote, è semplice e accessibile.

I voli interni collegano perfettamente le principali città: compagnie come Thai VietJet, AirAsia, servono quotidianamente tratte tra Bangkok, Chiang Mai, Chiang Rai, Phuket e Krabi. Trovare un volo a meno di 30 euro è assolutamente normale, e può farti risparmiare molte ore di viaggio su lunghe tratte.

La rete ferroviaria è una soluzione efficiente. Sebbene non copra le estremità più isolate, i treni sono affidabili e comodi. Un esempio? Il treno notturno da Bangkok a Chiang Mai con cuccetta costa circa 20€. Dove il treno non arriva, ci pensano i minivan e i bus, che completano il sistema con orari frequenti e destinazioni capillari. Questi collegamenti sono perfetti per raggiungere località più piccole come Pai, o per muoversi tra isole e costa.

Il mio mezzo preferito rimane comunque lo scooter. Lo consiglio però solo in alcune località dove il traffico è gestibile e il ritmo rilassato: ad esempio Chiang Mai, Pai o Chiang Rai. Al contrario, eviterei il noleggio in città come Bangkok o Phuket, specialmente per chi è alle prime armi.

Le app di mobilità sono ormai parte integrante dell’esperienza di viaggio in Thailandia. La migliore? Grab, senza dubbio. Con pochi euro puoi spostarti ovunque e con ogni mezzo. Se vuoi acquistare biglietti per voli, traghetti, bus o minivan. 12Go Asia è il compagno perfetto.

Un’alternativa comoda: noleggiare un’auto

Per chi viaggia in coppia o in famiglia — o semplicemente ama la libertà totale — il noleggio auto in Thailandia è una soluzione sorprendentemente conveniente. I costi sono nettamente inferiori rispetto a quelli italiani, anche con copertura assicurativa completa.

Consiglio questa opzione soprattutto per esplorare il Nord, dove le strade sono panoramiche e il traffico è scarso. Zone come Chiang Rai, il Mae Hong Son Loop o i villaggi nelle montagne si prestano perfettamente a un piccolo road trip. Se vuoi confrontare prezzi ti consiglio Discover Car partner affidabile e con ottime recensioni anche in Asia.

Vuoi saperne di più? Leggi anche la mia Guida completa ai trasporti in Thailandia per scoprire tutte le opzioni e i consigli pratici per spostarti al meglio.

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Cosa mangiare

Se ti stai chiedendo cosa mangiare in Thailandia, la risposta è semplice: tutto. La cucina locale è una delle più varie e sorprendenti al mondo, e si vive principalmente per strada, tra padelle e profumi che si mescolano al caos dei mercati.

Il street food thailandese è parte dell’esperienza quotidiana. Un pad thai fatto al momento, uno sticky rice col mango o una zuppa Tom Yum in un vicolo qualsiasi possono valere più di una cena in ristorante. Ogni regione ha i suoi piatti: al nord domina il curry Khao Soi, al sud il piccante è più deciso, spesso a base di pesce.

Cibo in Thailandia - mango rice
Bancarella con cibo Thai
Una bancarella di cibo Thai

Mangiare per strada è sicuro? In generale sì, basta osservare dove mangiano i locali. Evita cibi lasciati al sole, ma non farti bloccare da paranoie igieniche: ho mangiato ovunque, e le peggiori sorprese le ho trovate nei ristoranti turistici, non nelle bancarelle.

Anche per vegani e vegetariani, ci sono molte opzioni. I ristoranti “Jay” (vegani buddisti) sono diffusi e facilmente riconoscibili, soprattutto a Chiang Mai o Pai. Basta chiedere “mai sai neua” per escludere carne e pesce da un piatto.

SIM e connessione internet

Acquistare una SIM turistica in Thailandia è semplice… ma non sempre economico. Per darti un’idea: 10 giorni di connessione possono costare anche 20€, specialmente se compri direttamente in aeroporto. E credimi, appena atterri i venditori ti si fionderanno letteralmente addosso con ogni tipo di offerta.

Le compagnie sono tante, ma dopo averle testate sul campo in termini di copertura, prezzo e facilità di ricarica, la mia scelta ricade sempre su TrueMove H: affidabile, veloce e con copertura ottima anche in zone più isolate.

Consiglio pratico: se riesci a resistere alla tentazione di acquistare la SIM appena arrivi, aspetta di uscire dall’aeroporto e cerca un 7-Eleven, un Family Mart o un Go-Fresh.
Lì potrai acquistare una SIM non turistica, che costa anche tre volte di meno. Ricordati di insistere su questo punto, perché spesso i commessi propongono comunque quella per turisti.

Se invece hai bisogno di una connessione stabile già all’atterraggio, allora la soluzione migliore è una eSIM con pacchetto dati. Ti consiglio Saily, una delle opzioni più convenienti e affidabili sul mercato: ottima copertura, tariffe chiare e attivazione immediata.

Quanto costa una SIM per internet in Thailandia?
Dipende dalla durata, dai GB e dal canale d’acquisto. In media:

  • In aeroporto: 10 giorni / 15 GB → 15–20€
  • In città (non turistica): 30 giorni / 50 GB → 5–7€
  • eSIM (tipo Saily): 7–14 giorni / 5–10 GB → da 5€

Per evitare truffe da turista, capire come ricaricare e scegliere il piano giusto, ti consiglio di leggere la mia guida completa dedicata alle SIM in Thailandia. Ti spiego tutto passo passo, anche come attivare, dove ricaricare e quali errori evitare.

Budget e costi di viaggio

Uno degli aspetti più interessanti della di questo paese è che puoi viaggiare bene anche con un budget davvero ridotto. Con 15€ al giorno riesci a coprire il minimo indispensabile: un letto in dormitorio, due pasti street food e qualche spostamento locale. Se ti muovi con criterio e pianifichi in anticipo, anche due settimane possono costare meno di 400€.

Con 30€ o 40€ euro al giorno invece entri già in una fascia media molto comoda: stanza privata con bagno, pasti in piccoli ristoranti locali, libertà di scegliere mezzi più rapidi. Non serve strafare per sentirsi in viaggio.

Evito di ripeterti i costi di voli interni, scooter o minivan perché li ho già spiegati nella sezione dedicata ai trasporti — ma vale la pena soffermarsi su un aspetto spesso trascurato: la gestione dei contanti e dei prelievi.

La moneta locale è il Baht thailandese. Pagare con carta è possibile in molte zone turistiche, ma in mercati, guesthouse o ristoranti familiari serviranno contanti. Attenzione però: quasi tutti gli sportelli ATM applicano una commissione fissa di 220 Baht a ogni prelievo, poco meno di 6 euro. Anche con carte come Revolut o Wise, questa tassa resta.

Se vuoi evitarla, ci sono due strategie:

  1. Prelevare meno spesso, ma importi più alti
  2. Andare allo sportello fisico con passaporto: alcune banche come Bangkok Bank o Krungsri consentono il prelievo senza commissioni, ma dipende dalla filiale. Chiedi sempre prima.

Un’ultima cosa importante: rifiuta la conversione automatica in euro quando paghi o prelevi, e scegli sempre l’opzione “in Baht” (THB). Così eviti tassi di cambio truccati.

Ora che hai una visione realistica del budget, passiamo a cosa ti serve per partire tranquillo: modulo TDA-C, passaporto, visto all’arrivo e assicurazione sanitaria.

Documenti, visti e assicurazione

Attenzione – aggiornamento maggio 2025:
Dal 1° maggio 2025, è entrato in vigore il nuovo modulo TDA-C, obbligatorio per tutti i viaggiatori in arrivo in Thailandia. Si tratta di una dichiarazione digitale di ingresso che va compilata prima della partenza, inserendo i propri dati personali e i dettagli del soggiorno (hotel, date, volo di ritorno).

Puoi accedere al modulo ufficiale direttamente dal sito del Ministero del Turismo thailandese, dove troverai anche istruzioni in inglese. La compilazione richiede pochi minuti, ma è necessaria per evitare ritardi in aeroporto.

Visto all’arrivo e durata del soggiorno

Per i cittadini italiani (e la maggior parte dei paesi europei), il VOA – Visa On Arrival è garantito per un soggiorno turistico fino a 60 giorni consecutivi. Non è necessario richiedere nulla in anticipo: una volta atterrato, riceverai il timbro sul passaporto che ti autorizza a rimanere nel Paese per due mesi. Vale per:

  • arrivi in aereo
  • arrivi via terra dai confini di Laos, Cambogia, Myanmar, Malesia

Attenzione però: le normative possono cambiare senza preavviso, quindi ti consiglio sempre di controllare le informazioni aggiornate sul sito ufficiale Viaggiare Sicuri prima di partire.

Passaporto: requisiti minimi

Per entrare in Thailandia come turista, è sufficiente avere il passaporto con almeno sei mesi di validità residua alla data d’ingresso. Non sono richiesti visti o documenti extra, a meno che tu non stia viaggiando per motivi diversi dal turismo (studio, lavoro, volontariato).

Assicurazione viaggio: obbligatoria?

Non è tecnicamente obbligatoria per l’ingresso turistico, ma è assolutamente consigliata. Una visita in un ospedale privato a Bangkok può costare centinaia di euro, anche per semplici accertamenti, e nei casi più gravi i costi possono salire rapidamente.

Scegli un’assicurazione che copra:

  • spese mediche
  • rientro anticipato
  • smarrimento bagagli
  • responsabilità civile

Non partire mai senza: una buona assicurazione viaggio per la Thailandia può costare meno di una cena — ma può salvarti letteralmente il viaggio.
Ora che hai tutto in regola per entrare, è il momento di capire anche come comportarti con rispetto verso la cultura locale, i templi, i monaci e le usanze quotidiane.

Ora che hai tutto in regola per entrare, è il momento di capire anche come comportarti con rispetto verso la cultura locale, i templi, i monaci e le usanze quotidiane.

Cultura e comportamento

Capire qualcosa della cultura thailandese non è solo una forma di rispetto, ma ti permette di vivere il viaggio in modo più profondo. La gente del posto è estremamente gentile, paziente e sorridente, ma questo non significa che tutto sia permesso. Anzi, alcuni comportamenti che per noi sono neutri, qui possono essere percepiti come maleducazione.

La religione principale è il buddhismo theravāda, e permea ogni aspetto della vita quotidiana. I templi non sono attrazioni turistiche, ma luoghi sacri, vissuti da chi li frequenta ogni giorno. Quando entri in un wat (tempio),dovrai togliere sempre le scarpe, copri spalle e gambe, e comportati con rispetto. Anche fare foto in certi contesti può essere fuori luogo: osserva prima, poi valuta se è il caso.

Un’altra cosa fondamentale è la gestualità. Mai indicare qualcosa con il piede, né toccare la testa di qualcuno, nemmeno per scherzo: il piede è considerato la parte più bassa e impura del corpo, la testa la più sacra. Evita effusioni in pubblico, grida o atteggiamenti aggressivi: il comportamento in Thailandia è improntato al controllo e alla discrezione, e perdere la calma non ti farà mai guadagnare punti.

E poi ci sono i monaci. Se sei una donna, non puoi toccarli né passargli oggetti direttamente. Se sei un uomo, sii rispettoso e non farti selfie a caso. I monaci sono figure sacre, ma anche persone con una routine precisa: salutarli con un semplice inchino (wai) è già sufficiente.

Insomma, per muoverti bene qui non serve imitare ogni gesto, ma essere consapevole di dove sei. E questo, oltre a evitare scivoloni culturali, ti fa entrare in contatto vero con le persone.

Truffe, sicurezza e salute

La Thailandia è pericolosa?
No, è uno dei Paesi più sicuri del Sud-est asiatico, anche per chi viaggia da solo. Ma questo non significa che sia priva di truffe o piccoli rischi. Basta un po’ di attenzione per evitare problemi.

Le truffe più comuni riguardano i tuk tuk che propongono tour a pochi baht, finendo poi in negozi di gemme o agenzie. Occhio anche a guide improvvisate fuori dai templi, biglietti falsi per i traghetti e pacchetti escursioni venduti per strada.

Sul fronte sicurezza, non serve paranoia: è sufficiente mantenere lucidità, soprattutto nei luoghi molto turistici. I reati violenti sono rari, ma il turista disattento attira sempre qualche furbo.

Per quanto riguarda la salute, nessuna vaccinazione è obbligatoria, ma sono consigliati i classici tifo, epatite A e tetano. Porta con te sempre qualcosa, le farmacie sono diffuse, ma meglio avere il necessario già pronto.

Salva i numeri utili: emergenze (191), ambasciata italiana a Bangkok, e usa app come Thai 112 per trovare ospedali e contatti locali.

Domande frequenti (FAQ)

Serve la patente internazionale per guidare?

Sì, è obbligatoria. Senza patente internazionale valida, l’assicurazione non copre eventuali incidenti. Viene spesso richiesta nei controlli, soprattutto se guidi scooter o auto a noleggio.

Posso bere l’acqua del rubinetto?

No, non è potabile. Meglio usare solo acqua in bottiglia sigillata o borracce filtranti. Attenzione anche al ghiaccio, soprattutto se compri bevande in strada.

Meglio tour organizzato o viaggio fai da te?

Per chi ama libertà e flessibilità, il fai da te è ideale. Tour organizzati sono utili solo se hai poco tempo o non vuoi gestire la logistica.

Dieci giorni bastano per vedere il Paese?

Sì, ma conviene concentrarsi su una sola area: nord culturale o sud tropicale. Cercare di fare tutto in 10 giorni rende il viaggio troppo frenetico.

Spero che questa guida ti sia stata utile — o almeno che ti abbia acceso un po’ la voglia di partire. Viaggiare in Thailandia non è solo semplice: è entusiasmante, accessibile e sorprendente, soprattutto se arrivi preparato.

Che tu abbia in mente pochi giorni o un viaggio lungo, tra montagne verdi, templi dorati e isole da sogno, la chiave è sempre la stessa: partire informato, ispirato e con lo spirito giusto.

Se vuoi approfondire alcuni aspetti pratici o semplicemente continuare a esplorare, qui sotto trovi altri articoli pensati per darti strumenti, idee e punti di vista reali.

Buon viaggio — e se hai trovato utile questa guida, condividila con chi sta per partire. È il modo migliore per farla viaggiare ancora un po’.


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