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Cosa vedere a Hoi An: scopri la città delle lanterne

Indice

Quando si parla di Vietnam, Hoi An è una delle prime mete che vengono in mente. Divenuta patrimonio UNESCO nel 1999, è conosciuta come la “città delle lanterne” ed è oggi uno dei luoghi più visitati del Paese. Di sera i vicoli si illuminano, dando vita a quell’atmosfera magica che l’ha resa famosa in tutto il mondo. Ma Hoi An non è solo questo: la città è anche mercati, cucina tipica, sarti, templi e un centro ricco di storia.

L’ho visitata due volte e ogni volta ho avuto impressioni diverse. Ci sono aspetti che mi hanno conquistato e altri che mi hanno convinto meno, ma li vedremo meglio tra poco. In questa guida ti racconto cosa vedere e cosa fare a Hoi An, con consigli pratici e suggerimenti per organizzare al meglio la tua visita.

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Le lanterne di Hoi An: simbolo della città

Le lanterne di Hoi An sono il simbolo della città: arrivate con i mercanti secoli fa, sono rimaste come segno di buon auspicio e oggi accendono il centro storico ogni sera, soprattutto al mercato notturno e durante i festival della luna piena.

Il momento migliore per fotografarle è l’ora blu, appena dopo il tramonto: spostandosi dai viali principali ai vicoli laterali o ai ponticelli si evita la calca e si ottengono riflessi più puliti sul fiume. I colori delle lanterne hanno significati augurali legati a prosperità, protezione e felicità, e molte botteghe permettono ancora di personalizzarle scegliendo tessuti e forme.

Tra la mia prima e la seconda visita ho visto un piccolo negozio di lanterne cambiare completamente volto: prima riparava e vendeva lanterne, e solo ogni tanto qualcuno si fermava per una foto; oggi l’attività ruota soprattutto attorno agli scatti al tramonto con i turisti. È diventato un angolo iconico, ma racconta quanto la città si stia piano piano adattando a chi la visita.

Cosa vedere a Hoi An

La Città Vecchia di Hoi An è un reticolo di case gialle in stile coloniale, portici in legno e dettagli sino-vietnamiti: tra le sue strade si susseguono pelletterie e atelier dove vengono realizzati abiti su misura—ho visto moltissimi turisti farsi prendere le misure e ordinare completi sartoriali.

Città vecchia in Vietnma
Strade di Hoi An quartiere vecchio
il quartiere vecchio cuore di Hoi An

il Mercato Centrale: banchi di frutta, spezie e noodle bar, è il modo più diretto per osservare la vita di Hoi An. Intorno si trovano le case antiche: interni in legno scuro, cortili, altari familiari; alcune sono visitabili gratuitamente, altre invece, richiedono un piccolo ticket, queste case raccontano bene l’incrocio di culture che ha reso questa città unica.

Per quanto piccola, Hoi Han ha una serie quasi infinita di templi e pagode da poter visitare. Alcune sono gratuite, altre, invece prevedono un piccolo ticket.

  • Ponte Giapponese (Chùa Cầu) — Il simbolo di Hoi An: ponte coperto con piccolo santuario interno, legni scuri e dettagli sino-giapponesi. Suggestivo al mattino presto e in serata, ma spesso affollato.
  • Tempio di Ba Mu — Portale scenografico con laghetto frontale e cortile ordinato: uno degli spot più fotografati della città. Meglio andarci nelle prime ore del giorno.
  • Tempio di Quan Ông (Chùa Ông / Guan Yu) — Tempio di tradizione cinese dedicato a Guan Yu: interni rossi, altari ricchi e incenso. Facile da includere in un giro a piedi nel centro.
  • Tempio Phúc Kiến (Fujian Assembly Hall) — Sala delle Assemblee con portale decorato, draghi e cortile; molto amato per foto e dettagli architettonici. Atmosfera vivace, specialmente a metà mattina.
  • Pagoda Vạn Đức — Pagoda storica con cortile semplice e linee sobrie; atmosfera quieta, ideale per una sosta breve fuori dal pieno del centro.
  • Pagoda Hải Tạng (Cham Islands) — La pagoda principale delle Cham Islands: tappa tipica nelle escursioni in barca, legata alla vita dei pescatori locali.
  • Pagoda An Lạc — Piccolo complesso lungo il fiume Thu Bồn, con storia recente anche sociale. Raccolta e meno turistica.
  • Pagoda Pháp Bảo — Grande pagoda cittadina con statue e sale spaziose; architettura moderna ispirata alla tradizione locale.
  • Pagoda Phước Lâm — Tra le più antiche: portale triplo, cortile e sala principale con arredi lignei. Visita breve ma significativa.
  • Pagoda Viên Giác — Complesso tranquillo riconosciuto come monumento storico; buona alternativa quando il centro è affollato.
  • Pagoda Chúc Thánh — Considerata tra le più antiche di Hoi An, a circa 2 km dal centro: perfetta da raggiungere in bici nelle ore fresche.

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Cosa fare a Hoi An

Scoprire la città in bici

La città vecchia è raccolta e si visita bene anche a piedi, ma molti, me compreso, preferiscono spostarsi in bici. È un modo più veloce e poetico per scoprire angoli nascosti, vicoli poco frequentati e scorci bui che si illuminano con le lanterne.

Nei pressi del centro e vicino alle guesthouse si trovano numerosi rental bike: Il costo per un noleggio giornaliero è intorno a 25.000-30.000 VND (circa 0,90-1,10 €) per modelli semplici.

In molte guesthouse trovi biciclette a disposizione degli ospiti: a volte vengono affittate, altre semplicemente prestate. Nel mio caso sono stato fortunato, perché il proprietario, con grande gentilezza, mi ha lasciato usare la sua per tutto il soggiorno. Era vecchia e un po’ malandata, ma perfetta per scoprire la città.

Ingresso di un tempio
i negozi di Hoi An in Vietnam
Negozio di Pelle a Hoi An

Laboratorio di lanterne

Esperienza breve ma significativa: scegli telaio e tessuto, segui i passaggi chiave (tensione del raso, fissaggio delle stecche, finiture) e alla fine porti via una lanterna pieghevole. Chiedi sempre se il laboratorio produce davvero in bottega e non si limita alla “demo” per turisti; meglio prenotare nel tardo pomeriggio, così esci con la tua lanterna proprio quando la città si accende. Se vuoi spedirla, verifica prima imballaggio e costi; se la metti in valigia, proteggila tra i vestiti.

Tour in barca sul fiume Thu Bon

Il momento ideale è tra golden hour e ora blu: luce morbida, riflessi puliti e traffico (un po’) più gestibile. Prima di salire chiarisci durata, percorso e fermate fotografiche; chiedi i giubbotti di salvataggio e diffida dei tour “mordi e fuggi” solo per lo scatto. Dopo piogge intense il livello del fiume può alzarsi e alcune uscite vengono sospese: informati in anticipo e valuta alternative a terra se c’è maltempo.

Mercato notturno e street food

È la parte più vivace: lanterne, musica, bancarelle e profumi. Per mangiare spostati di una–due vie rispetto al flusso principale: trovi ancora banchi che preparano al momento piatti tipici come cao lầu, mì Quảng, bánh mì e cơm gà. Tieni contanti e spicci, osserva la rotazione dei clienti (buon segno) e punta sui chioschi con menu corto e griglia/pentole a vista. Se vuoi approfondire i sapori locali.

Se ti interessa approfondire, ho scritto una guida dedicata su cosa mangiare in Vietnam, dove racconto di piatti autentici e street food a 360°.

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I dintorni di Hoi An: escursioni imperdibili

Da Hoi An puoi variare tra storia, mare e vita rurale con uscite semplici da organizzare. My Son Sanctuary (UNESCO) si raggiunge in circa 1–1,5 ore: rovine Cham immerse nella giungla, visita breve ma intensa; meglio partire all’alba per luce, temperature e minor afflusso.

Verso Da Nang (40–50 minuti) trovi le Marble Mountains con grotte e pagode: si sale a piedi o con l’ascensore, scarpe comode e acqua al seguito; dopo la visita puoi fermarti sulle spiagge cittadine (My Khe, Non Nuoc) per un’ora di relax o un bagno nel tardo pomeriggio.

A pochi chilometri dal centro, il villaggio delle erbe Tra Que si gira in bici tra orti profumati: spesso propongono brevi attività nei campi e piccole lezioni di cucina, utili per capire la base aromatica dei piatti locali.

Lungo il Thu Bon puoi prendere una barca verso i villaggi di pescatori: all’alba si vedono reti, mercati e le tipiche barche rotonde tra le palme di cocco d’acqua; concorda durata e prezzo prima di salire e valuta il meteo perché il livello del fiume cambia in fretta.

Lungo il percorso compaiono piccoli laboratori di incensi: mostrano come si arrotolano e colorano gli stick (sandalwood, gelsomino), un passaggio di pochi minuti ma interessante; acquista, se ti va, direttamente in bottega per sostenere chi produce davvero.

la città delle lanterne
cittadina di Hoi An city
Venditore di frutta

Quando andare

A un anno di distanza, ho trovato Hoi An in due versioni opposte: la prima volta sole caldo e giri in bici. La seconda, pioggia incessante per due giorni che ha reso impossibile esplorare la città; è il segno di quanto il clima vietnamita possa cambiare rapidamente.

In generale il clima alterna una stagione secca (circa febbraio–agosto) e una piovosa (circa settembre–gennaio, con picchi tra ottobre e novembre): per visitare con più comfort e avere cieli puliti, i mesi migliori sono di solito febbraio, marzo e aprile (temperature ancora gestibili, scarse precipitazioni), mentre in piena estate fa molto caldo.

Per le fotografie, punta a golden hour e ora blu quando si accendono le lanterne; se cerchi riflessi sul fiume, controlla prima il meteo e il livello dell’acqua. I festival si concentrano nei periodi asciutti e, tra tutti, il Full Moon Lantern Festival (la sera del 14º giorno del calendario lunare, ogni mese) è quello più scenografico ma anche il più affollato: conviene arrivare con largo anticipo o scegliere una notte vicina alla luna piena per vivere un’atmosfera simile con meno calca.

il mercato di frutta
barche sul  fiume
cosa fare a Hoi An la città delle lanterne

Cosa mettere in valigia

Tra dicembre e fine gennaio porta sia capi leggeri sia protezione dalla pioggia: t-shirt traspiranti, impermeabile compatto, coprizaino, scarpe con buona aderenza. Utili anche repellente zanzare, cappellino/occhiali da sole e una sacca impermeabile per telefono/fotocamera: nello stesso periodo puoi passare dal sole pieno agli acquazzoni continui.

Quanti giorni restare

Per l’essenziale bastano 2 giorni pieni (centro storico, lanterne, mercato e una sera sul fiume). Con 3–4 giorni aggiungi My Son, Tra Que, un laboratorio di lanterne o mezza giornata di mare a Da Nang. Con un po di ottimizzazione è possibile visitare anche la Marble Mountains.

Dove dormire (centro vs fuori città)

Centro storico: comodissimo per muoversi a piedi e vivere la sera, ma più caro e talvolta rumoroso. Fuori (Tra Que, Cam Thanh, An Bang): guesthouse più tranquille e spesso bici incluse/navette, ideali se cerchi verde e ritmi lenti.

Come spostarsi (bicicletta, motorino, taxi)

Bici: perfetta per distanze brevi e vicoli (noleggi ~25–50.000 VND/giorno). Motorino: lo sconsiglio vivamente, solose davvero necessario e con esperienza (120–180.000 VND/giorno). Grab/taxi: pratici ed economici per pioggia, bagagli o tratte più lunghe.

Budget medio giornaliero

Hoi An costa più del resto del Vietnam: caffè spesso 40–70.000 VND, pasti 70–150.000 VND nei posti semplici (di più nelle zone turistiche). Indicativo: backpacker 20–30 € al giorno; medio 50–80 €; comfort 90–130 € (escluse spese extra come sarto o tour privati).

FAQ utili

Perché Hoi An è chiamata la città delle lanterne?

Perché le lanterne, introdotte dai mercanti cinesi/giapponesi, sono diventate il simbolo della città: ogni sera illuminano il centro storico e, una volta al mese, durante il Full Moon Lantern Festival, spengono molte luci moderne lasciando spazio solo ai bagliori delle lanterne sul fiume.

Quanti giorni servono per visitarla?

Per l’essenziale bastano 2 giorni pieni (centro storico, mercato, sera sul fiume). Con 3–4 giorni aggiungi My Son, Tra Que, un laboratorio di lanterne e magari una mezza giornata di mare a Da Nang.

Vale la pena fare escursioni nei dintorni?

Sì. My Son (UNESCO) per la storia Cham, Da Nang per Marble Mountains e spiagge, Tra Que per gli orti e attività culinarie, e le uscite in barca sul Thu Bon verso i villaggi di pescatori; parti presto per evitare caldo/affollamento e scegli operatori che rispettano comunità e ambiente.

Cosa non mi è piaciuto

Devo essere sincero: Hoi An mi ha lasciato anche qualche nota stonata. La prima cosa che colpisce è il turismo, davvero eccessivo. In entrambe le mie visite – una sotto il sole cocente e l’altra sotto una pioggia torrenziale – mi sono trovato circondato da folle così dense da rendere difficile persino camminare per le stradine del centro. Tutto appare confezionato per i visitatori e, a lungo andare, la magia si perde un po’.

A differenza di altre città vietnamite, qui i prezzi sono sorprendentemente alti. Ti faccio un esempio: bere un semplice caffè può costare quanto a Milano, se non di più. Un paradosso se si pensa che in Vietnam i costi sono generalmente molto bassi rispetto all’Italia. A Hoi An, invece, tutto risulta gonfiato dal turismo.

Infine, durante il mio soggiorno sotto la pioggia, il fiume ha più volte straripato, complice il traffico incessante di barche cariche di turisti. Una scena che racconta bene l’anima di Hoi An oggi: bellissima, ma appesantita da un turismo che rischia di soffocarla.

Neanche il cibo mi ha convinto del tutto. Spesso ho trovato piatti adattati ai gusti dei viaggiatori, veloci e poco autentici, lontani dalla ricchezza della cucina vietnamita alla quale mi ero abituato.

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Cacciatore di orizzonti

Dopo un lungo percorso interiore, ho capito che la vita tradizionale non faceva più per me e ho deciso di smettere di timbrare il cartellino. Oggi sono un SEO specialist e blogger: viaggio per il mondo e racconto ciò che vedo.

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