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Fotografia di Loifotos via Pexels

Centro Vietnam: itinerario di viaggio tra cultura, natura e storia

Indice

In nessun altro Paese dell’Asia ho trovato una differenza così marcata tra Nord, Centro e Sud come in Vietnam. Il Nord, con Hanoi in testa, è un continuo muoversi tra vecchio e nuovo: il traffico dei motorini, i caffè moderni, i quartieri coloniali e le tradizioni che resistono.

Più a sud, superata Ninh Binh, inizia un viaggio diverso. Qui si apre il Centro Vietnam, fatto di città colorate, pagode, templi e un’atmosfera semplice che sa di autenticità. Per me rappresenta la vera porta d’ingresso al Vietnam che ci si immagina prima di partire.

Spesso però questa regione viene vissuta di corsa, come una tappa da intermedia attraversare in fretta. Eppure, se ti chiedi cosa vedere in Vietnam, qui troverai alcune delle esperienze più sorprendenti: città UNESCO, antiche capitali imperiali, templi, pagode e scenari naturali che meritano di essere scoperti con calma.

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Perché scegliere il Vietnam centrale

Il Vietnam centrale è una di quelle regioni che racchiudono tutto ciò che un viaggiatore sogna: storia, paesaggi e la vita quotidiana che scorre con semplicità. A Hue si respira l’eredità imperiale, tra cittadelle e mausolei che raccontano secoli di dinastie. A Hoi An ci si perde tra lanterne, mercati e un centro storico che al tramonto sembra una cartolina che da spedire agli amici.

A Da Nang, invece, la modernità si fonde con il mare: grattacieli, ponti e chilometri di spiagge diventano il posto perfetto per rilassarsi. Più a sud, Nha Trang, offre un volto ancora diverso: località balneare, conosciuta per le sue spiagge quasi infinite e i centri di immersione, ideale per chi vuole aggiungere al viaggio qualche giorno di relax.

Non solo le mete più famose, ma anche tanti luoghi che raramente compaiono negli itinerari classici. Piccoli villaggi, montagne ancora poco battute, pagode immerse nella natura: sono queste, a mio avviso, le gemme che trasformano una vacanza, in un vero viaggio nel Vietnam centrale.

Ti assicuro che, In questa parte del Paese c’è ancora molto da scoprire. È proprio l’alternanza tra città e campagne tranquille a renderlo speciale: un mosaico di esperienze che merita tempo, curiosità e la voglia di andare oltre la superficie.

Itinerario nel Centro Vietnam

Itinerario 5–7 giorni nel Centro Vietnam

Un viaggio di una settimana nel Vietnam centrale permette di toccare i luoghi più iconici senza dover correre troppo. Si parte da Hue, l’antica capitale imperiale, dove due giorni sono sufficienti per visitare la Cittadella, le pagode e le tombe degli imperatori, e magari una rapida visita all’ Ho Thuy Tien, il parco acquatico abbandonato che sorge a 8 km dal centro. Da lì ci si sposta verso Hoi An, la celebre città delle lanterne, che con il suo centro storico patrimonio UNESCO, i mercati e le biciclette tra le risaie regala un’atmosfera che non troverai da nessun altra parte.

Dopo qualche giorno tra stradine illuminate da lanterne, il viaggio si conclude a Da Nang, città molto più moderna, ma perfetta per rilassarsi sul mare e visitare le principali attrazioni come il Ponte del Drago o le Marble Mountains. In 5–7 giorni avrai così un assaggio completo del Centro Vietnam, tra storia, tradizione e modernità.

Itinerario 10 giorni nel Centro Vietnam

Chi invece può fermarsi più a lungo oltre a potersi godere l’itinerario con più calma, Oltre a Hue, Hoi An e Da Nang, che restano tappe imprescindibili, dieci giorni consentono di aggiungere una crociera lenta sul Fiume dei Profumi, magari una lezione di cucina tradizionale a Hoi An, oppure un’escursione verso il sito archeologico di My Son, immerso nella giungla e patrimonio UNESCO. Con più tempo ci si può anche spingere nell’entroterra rurale, tra villaggi agricoli e paesaggi che raramente compaiono nei classici itinerari. È in questa lentezza che il Centro Vietnam rivela la sua parte più autentica.

E per chi vuole aggiungere un tocco di mare extra, c’è anche Nha Trang: una località balneare dalle spiagge infinite, acque perfette per le immersioni e un’atmosfera che completa alla perfezione un itinerario di dieci giorni nel Vietnam centrale.

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Hue: l’antica capitale imperiale

Cosa vedere a Hue

Se dovessi dare un nome a Hue, la chiamerei “la bella che non ti aspetti”. Nel mio primo viaggio in Vietnam ci sono arrivato quasi per caso, scelta come semplice sosta per spezzare il lungo tragitto tra Ho Chi Minh City e Ninh Binh. L’ultima volta, invece, l’ho vissuta con occhi diversi e mi sono accorto che non c’è stato un solo minuto in cui questa città non mi abbia colpito. Anche sotto la pioggia, con il cielo grigio o tra le giornate afose, Hue conserva un fascino unico che non svanisce mai.

Hue city in Vietnam
Giardini ad Hue in Vietnam
Una tomba ad Hue

Hue non è soltanto una tappa, ma una vera pagina di storia del Paese: dal 1802 al 1945 è stata la capitale del Vietnam sotto la dinastia Nguyễn, un’epoca che ha lasciato segni indelebili tra palazzi, templi e mausolei.

La Cittadella Imperiale

Il cuore di Hue è la Cittadella, patrimonio UNESCO e testimonianza vivente del periodo in cui la città era il centro politico e culturale del Vietnam. Camminare tra le mura, attraversare i ponti e osservare i padiglioni dai tetti colorati significa rivivere la grandezza della dinastia Nguyễn. È qui che si comprende davvero perché Hue è considerata uno dei luoghi più importanti da visitare in tutto il Paese.

Vita locale, mercati e street food

Ho letteralmente adorato il mercato centrale di Hue: da fuori sembra quasi ordinato, ma una volta dentro ti travolge con il suo caos. C’è una parte coperta e una all’aperto, entrambe in puro stile vietnamita, dove sembra davvero di entrare in un piccolo mondo a sé. Spezie di ogni tipo, souvenir artigianali, abbigliamento e prodotti locali riempiono ogni angolo, creando un mix che non stanca mai. È vero, oggi ha anche un lato turistico, ma resta comunque uno dei luoghi più autentici della città e per me è diventato una tappa fissa ogni volta che torno a Hue.

Un altro luogo che merita assolutamente una visita è il mercato serale in riva al Fiume dei Profumi. Le bancarelle di street food vietnamita spuntano ovunque, quasi come funghi dopo la pioggia. Ma quello che resta impresso è l’atmosfera: mangiare un banh mi caldo passeggiando lungo il fiume, mescolandosi alla gente del posto, è un’esperienza semplice e allo stesso tempo indimenticabile.

Hoi An: la città delle lanterne

Il fascino del centro storico UNESCO

Le lanterne che si accendono al tramonto, il fiume attraversato da piccole barche, le feste che animano il centro storico: tutto contribuisce a creare un’atmosfera unica. Hoi An è probabilmente la città più rappresentativa del Vietnam, la città delle lanterne, quella che riaffiora subito alla mente quando si pensa al Paese.

persona che vende lanterne ad Hoi An in vietnam
le barchette di Hoi An
Hoi An la città delle lanterne

Avevo programmato di fermarmi solo una notte, ma quel soggiorno si è presto trasformato in quasi una settimana. Ogni giorno lo trascorrevo bevendo caffè lungo il fiume e girovagando qua e la con la bici. Il centro storico, riconosciuto dall’UNESCO, non è soltanto un insieme di monumenti: è un luogo che invita a rallentare, a perdersi senza fretta tra vicoli e piazze che sembrano usciti da una cartolina.

Cucina e mercati

La mia permanenza a Hoi An è stata un continuo alternarsi di caffè e piatti locali. Il mercato coperto al centro della città, (diventato parecchio turistico), resta uno dei più economici che abbia trovato in Vietnam. Il cibo viene di fronte a te e al momento: ci si siede, si ordina e nel giro di pochi minuti arrivano piatti caldi che raccontano l’ essenza della cucina locale.

Quando si parla di cosa mangiare nel Vietnam centrale, Hoi An è il posto giusto per scoprirlo: dal celebre cao lau, una pasta spessa servita con maiale e verdure, al banh xeo, le crepes croccanti ripiene. È stato proprio in questo mercato che ho sentito il cuore gastronomico della città, dove ogni morso diventa un piccolo viaggio.

Da Nang: mare e modernità

Spiagge più belle

Da Nang è spesso vista come una città di passaggio, e invece è riuscita a sorprendermi in modo significativo. Le sue spiagge sono tra le più belle che abbia visto nel Vietnam centrale: ampie, sabbiose e perfette per staccare qualche giorno. My Khe, in particolare, è quella che mi è rimasta più impressa, con il contrasto tra il mare calmo e i grattacieli che svettano alle spalle della costa.

Il mercato Han

In pieno centro ho scoperto l’Han Market, probabilmente uno dei più belli che abbia visitato in Vietnam. Il piano superiore è interamente dedicato a stoffe, tessuti e vestiti, mentre al piano di sotto domina il cibo: spezie, materie prime e piatti di street food preparati sul momento. È il classico mercato dove ti ci perdi appena entri, con i suoi colori, i profumi e le urla per le contrattazioni. Uno dei momenti più piacevoli e autentici del soggiorno a Da Nang.

Ponte del Drago e Son Tra Night Market

Uno dei simboli più conosciuti di Da Nang è il Ponte del Drago. Nel weekend, ogni sabato e domenica sera, prende vita sputando fuoco e acqua davanti a centinaia di persone. Ti consiglio di arrivare presto: la folla è sempre tanta, ma lo spettacolo merita davvero.

Alla fine del ponte si trova il Son Tra Night Market, un mercato locale vivacissimo con bancarelle di street food, artigianato e abbigliamento. È il posto perfetto per continuare la serata tra luci, profumi e sapori tipici.

Ba Na Hills e il Golden Bridge

Tra le immagini più celebri del Vietnam c’è il Golden Bridge di Ba Na Hills, il ponte dorato sorretto da due enormi mani di pietra. È una delle foto più diffuse e immediatamente associate a Da Nang. Bisogna però sapere che si trova all’interno di un grande parco giochi costruito in stile europeo, molto distante dall’atmosfera tradizionale vietnamita. Non tutti scelgono di inserirlo nel proprio itinerario, ma resta comunque un’immagine iconica del Paese.

io alle Marble Mountains in centro Vietnam
The Marble Mountains
The Marble Mountains ad Da Nang

Le Marble Mountains

Assolutamente imperdibili. Uno dei luoghi che più mi hanno colpito sono state le Marble Mountains. Cinque colline calcaree che si innalzano quasi dal nulla, ricche di grotte, templi e panorami mozzafiato sulla città e sul mare. Pensavo fosse una tappa minore, invece si è rivelata una delle esperienze più suggestive di Da Nang.

Nha Trang: mare e vita balneare

Spiagge

Nha Trang è una città che ancora non ho compreso del tutto, ma che sento di voler rivisitare. Geograficamente appartiene al Vietnam centrale, ma si trova quasi al confine con il Sud e per questo può essere inserita in entrambi gli itinerari. Durante la mia ultima visita ho sperimentato due giorni agli opposti: sole fortissimo e piogge improvvise, segno di un clima che cambia in fretta e che rende l’esperienza sempre diversa.

Nonostante questa variabilità, Nha Trang è conosciuta come la capitale balneare del Paese. Pare che i vietnamiti la vogliano trasformare in una Miami Asiatica, e in parte credo che ci stiano riuscendo. Le sue lunghe spiagge sabbiose sono perfette per chi vuole chiudere un viaggio con qualche giorno di relax, alternando bagni di sole a immersioni o sport acquatici nelle acque limpide che circondano la città.

Cultura e storia

Oltre al mare, Nha Trang conserva testimonianze storiche importanti. Le torri Cham di Po Nagar, costruite tra il VII e il XII secolo, raccontano il passato del regno Champa e si stagliano come un simbolo culturale in una città oggi molto votata al turismo balneare.

Mercati e vita quotidiana

Il mercato locale di Nha Trang è un’altra tappa che vale la pena vivere: tra banchi di pesce appena pescato, spezie e piatti cucinati sul momento, restituisce un’immagine autentica della città. È proprio qui, lontano dalle spiagge frequentate dai turisti, che Nha Trang rivela ancora una parte della sua anima vietnamita.

Natura e siti UNESCO

Santuari di My Son

Tra i luoghi più affascinanti del Vietnam centrale patrimonio UNESCO ci sono i santuari di My Son, un complesso di templi indù costruiti tra il IV e il XIII secolo dal regno Champa. Immersi in una valle circondata da montagne e giungla, questi resti evocano un’atmosfera quasi mistica. Nonostante siano stati danneggiati durante la guerra, conservano ancora oggi un fascino unico, che racconta la storia di una civiltà scomparsa.

My Son si trova a circa un’ora di auto da Hoi An: non è quindi una visita da fare al volo, ma una deviazione che vale assolutamente la pena. Arrivarci al mattino presto, quando la luce filtra tra i templi e l’aria è ancora fresca, permette di vivere un’esperienza molto più intensa.

Grotte di Phong Nha

Chi invece vuole un’immersione totale nella natura non può perdersi le grotte di Phong Nha, uno dei sistemi carsici più vasti e spettacolari al mondo. Qui ci sono fiumi sotterranei, cavità immense e scenari che sembrano appartenere a un altro pianeta.

Phong Nha si trova però lontano dalle città principali del Centro: per raggiungerlo serve almeno mezza giornata di spostamenti, spesso con bus o treno fino a Dong Hoi e poi un trasferimento in minivan o taxi. È una tappa che richiede tempo e organizzazione, ma chi ama l’avventura sarà ripagato da uno dei luoghi naturali più straordinari di tutto il Vietnam.

Consigli pratici per il viaggio

Viaggiare nel Centro Vietnam: treno o sleeper bus?

Muoversi tra una città e l’altra è già di per sé parte dell’esperienza. I famosi sleeper bus sono una delle icone del viaggio: letti reclinati, lunghe percorrenze notturne e la possibilità di svegliarsi in una città diversa. Vale la pena provarli almeno una volta.

Meno famoso ma altrettanto suggestivi sono gli spostamenti in treno: Ritmo lento che permette di ammirare i panorami, mare e montagne che scorrono all’infinito. Attenzione però: la linea ferroviaria si ferma a Da Nang, da lì servono circa trenta minuti di Grab per raggiungere Hoi An. Superato questo “scoglio” potrai continuare il tuo viaggio anche verso sud.

In ogni caso, se vuoi approfondire, ho scritto un articolo dedicato: Come spostarsi in Vietnam, dove trovi costi, mezzi consigliati, tratte e tanti altri consigli pratici.

Miglior periodo per visitare il Vietnam centrale

Il miglior periodo per visitare il Vietnam centrale è tra febbraio e maggio, quando il clima è più stabile e le piogge sono meno frequenti. In estate le temperature si alzano molto e il rischio di acquazzoni improvvisi è elevato, mentre tra settembre e novembre la regione può essere colpita da tifoni. Questo significa che la stagione secca di primavera è l’ideale per godersi sia le città storiche che le spiagge senza troppi imprevisti.

Tour organizzato o fai-da-te?

Viaggiare in questa parte del Paese significa anche fare i conti con le distanze. Il Vietnam si estende per quasi 1600KM che, se pur affascinanti, richiedono tempo: non sempre è facile incastrare tutto in pochi giorni. Per questo la scelta tra un viaggio fai-da-te o un tour organizzato dipende dalle tue priorità.

Se ami la libertà, puoi muoverti in treno, bus o Grab, ma sappi che potresti perdere ore preziose. I tour organizzati, invece, hanno il vantaggio di ottimizzare i tempi e permetterti di vedere più luoghi in meno giorni.

Personalmente consiglio di dare un’occhiata ai tour su piattaforme come GetYourGuide: spesso offrono soluzioni ben strutturate che ti portano direttamente nei posti più belli, senza dover pensare a logistica e trasferimenti. È un modo pratico e comodo per scoprire il Vietnam centrale, soprattutto se hai poco tempo e vuoi vivere un’esperienza completa.

Dai templi UNESCO alle grotte nascoste: trova il tour perfetto tra le offerte di GetYourGuide

Conclusione

Il Vietnam centrale è stato per me un viaggio dentro al viaggio. Qui le città moderne, come Da Nang o Nha Trang, convivono con luoghi che sembrano rimasti sospesi nel tempo, come Hoi An o i santuari di My Son. A mio modesto parere, è prorpio questo contrasto a renderlo speciale: in pochi chilometri puoi passare dai grattacieli illuminati alle lanterne che ondeggiano sopra i fiumi, dai mercati tradizionali alle spiagge che guardano al futuro.

Scoprire questa parte del Paese significa immergersi nel cuore più autentico del Vietnam, dove ogni esperienza porta con sé una storia, un profumo e un volto nuovo.

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Cacciatore di orizzonti

Dopo un lungo percorso interiore, ho capito che la vita tradizionale non faceva più per me e ho deciso di smettere di timbrare il cartellino. Oggi sono un SEO specialist e blogger: viaggio per il mondo e racconto ciò che vedo.

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